MESSA SABATO TREDICESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2021

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La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Sabato, 2021-07-03 i seguenti:

  • San Tommaso, Apostolo 2021:

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Edificati sopra il fondamento degli apostoli.

    Ef 2,19-22

    Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
    Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù.
    In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore;in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 116

    Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
    Genti tutte, lodate il Signore,
    popoli tutti, cantate la sua lode.
    Perché forte è il suo amore per noi
    e la fedeltà del Signore dura per sempre.

    Canto al Vangelo

    Gv 20,29

    Alleluia, alleluia.
    Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
    beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Mio Signore e mio Dio!

    Gv 20,24-29

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani;tendi la tua mano e mettila nel mio fianco;e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto;beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
    Parola del Signore

  • SABATO TREDICESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2021:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Giacobbe soppiantò il fratello e carpì la benedizione che spettava a lui.

    Gen 27,1-5.15-29

    Dal libro della Gènesi
    Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano così indeboliti che non ci vedeva più. Chiamò il figlio maggiore, Esaù, e gli disse: «Figlio mio». Gli rispose: «Eccomi». Riprese: «Vedi, io sono vecchio e ignoro il giorno della mia morte. Ebbene, prendi le tue armi, la tua farètra e il tuo arco, va’ in campagna e caccia per me della selvaggina. Poi preparami un piatto di mio gusto e portamelo;io lo mangerò affinché possa benedirti prima di morire». Ora Rebecca ascoltava, mentre Isacco parlava al figlio Esaù. Andò dunque Esaù in campagna a caccia di selvaggina da portare a casa.
    Rebecca prese i vestiti più belli del figlio maggiore, Esaù, che erano in casa presso di lei, e li fece indossare al figlio minore, Giacobbe;con le pelli dei capretti rivestì le sue braccia e la parte liscia del collo. Poi mise in mano a suo figlio Giacobbe il piatto e il pane che aveva preparato.
    Così egli venne dal padre e disse: «Padre mio». Rispose: «Eccomi;chi sei tu, figlio mio?». Giacobbe rispose al padre: «Io sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai ordinato. Àlzati dunque, siediti e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica». Isacco disse al figlio: «Come hai fatto presto a trovarla, figlio mio!». Rispose: «Il Signore tuo Dio me l’ha fatta capitare davanti». Ma Isacco gli disse: «Avvicìnati e lascia che ti tocchi, figlio mio, per sapere se tu sei proprio il mio figlio Esaù o no».
    Giacobbe si avvicinò a Isacco suo padre, il quale lo toccò e disse: «La voce è la voce di Giacobbe, ma le braccia sono le braccia di Esaù». Così non lo riconobbe, perché le sue braccia erano pelose come le braccia di suo fratello Esaù, e lo benedisse. Gli disse ancora: «Tu sei proprio il mio figlio Esaù?». Rispose: «Lo sono». Allora disse: «Servimi, perché possa mangiare della selvaggina di mio figlio, e ti benedica». Gliene servì ed egli mangiò, gli portò il vino ed egli bevve.
    Poi suo padre Isacco gli disse: «Avvicìnati e baciami, figlio mio!». Gli si avvicinò e lo baciò. Isacco aspirò l’odore degli abiti di lui e lo benedisse:
    «Ecco, l’odore del mio figlio
    come l’odore di un campo
    che il Signore ha benedetto.
    Dio ti conceda rugiada dal cielo,
    terre grasse, frumento
    e mosto in abbondanza.
    Popoli ti servano
    e genti si prostrino davanti a te.
    Sii il signore dei tuoi fratelli
    e si prostrino davanti a te i figli di tua madre.
    Chi ti maledice sia maledetto
    e chi ti benedice sia benedetto!».
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 134

    Lodate il Signore, perché il Signore è buono.
    Lodate il nome del Signore,
    lodatelo, servi del Signore,
    voi che state nella casa del Signore,
    negli atri della casa del nostro Dio.
    Lodate il Signore, perché il Signore è buono;
    cantate inni al suo nome, perché è amabile.
    Il Signore si è scelto Giacobbe,
    Israele come sua proprietà.
    Sì, riconosco che il Signore è grande,
    il Signore nostro più di tutti gli dèi.
    Tutto ciò che vuole
    il Signore lo compie in cielo e sulla terra,
    nei mari e in tutti gli abissi.

    Canto al Vangelo

    Gv 10,27

    Alleluia, alleluia.
    Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
    e io le conosco ed esse mi seguono.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?

    Mt 9,14-17

    Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
    E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z