MESSA MARTEDÌ DODICESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2022

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La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Martedì, 2022-06-21 i seguenti:

  • San Luigi Gonzaga, religioso 2022:

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Avete ucciso Zaccarìa tra il santuario e l’altare.

    2Cr 24,17-25

    Dal secondo libro delle Cronache
    Dopo la morte di Ioiadà, i comandanti di Giuda andarono a prostrarsi davanti al re, che allora diede loro ascolto. Costoro trascurarono il tempio del Signore, Dio dei loro padri, per venerare i pali sacri e gli idoli. Per questa loro colpa l’ira di Dio fu su Giuda e su Gerusalemme. Il Signore mandò loro profeti perché li facessero ritornare a lui. Questi testimoniavano contro di loro, ma non furono ascoltati.
    Allora lo spirito di Dio investì Zaccarìa, figlio del sacerdote Ioiadà, che si alzò in mezzo al popolo e disse: «Dice Dio: “Perché trasgredite i comandi del Signore? Per questo non avete successo;poiché avete abbandonato il Signore, anch’egli vi abbandona”». Ma congiurarono contro di lui e per ordine del re lo lapidarono nel cortile del tempio del Signore. Il re Ioas non si ricordò del favore fattogli da Ioiadà, padre di Zaccarìa, ma ne uccise il figlio, che morendo disse: «Il Signore veda e ne chieda conto!».
    All’inizio dell’anno successivo salì contro Ioas l’esercito degli Aramei. Essi vennero in Giuda e a Gerusalemme, sterminarono fra il popolo tutti i comandanti e inviarono l’intero bottino al re di Damasco. L’esercito degli Aramei era venuto con pochi uomini, ma il Signore mise nelle loro mani un grande esercito, perché essi avevano abbandonato il Signore, Dio dei loro padri. Essi fecero giustizia di Ioas. Quando furono partiti, lasciandolo gravemente malato, i suoi ministri ordirono una congiura contro di lui, perché aveva versato il sangue del figlio del sacerdote Ioiadà, e lo uccisero nel suo letto. Così egli morì e lo seppellirono nella Città di Davide, ma non nei sepolcri dei re.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 88

    La bontà del Signore dura in eterno.
    Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
    ho giurato a Davide, mio servo.
    Stabilirò per sempre la tua discendenza,
    di generazione in generazione edificherò il tuo trono.
    Gli conserverò sempre il mio amore,
    la mia alleanza gli sarà fedele.
    Stabilirò per sempre la sua discendenza,
    il suo trono come i giorni del cielo.
    Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge
    e non seguiranno i miei decreti,
    se violeranno i miei statuti
    e non osserveranno i miei comandi.
    Punirò con la verga la loro ribellione
    e con flagelli la loro colpa.
    Ma non annullerò il mio amore
    e alla mia fedeltà non verrò mai meno.

    Canto al Vangelo

    2Cor 8,9

    Alleluia, alleluia.
    Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi,
    perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Non preoccupatevi del domani.

    Mt 6,24-34

    Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
    Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete;la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
    Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai;eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
    E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
    Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
    Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
    Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
    Parola del Signore

  • MARTEDÌ DODICESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2022:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Proteggerò questa città per salvarla, per amore di me e di Davide mio servo.

    2Re 19,9-11.14-21.31-35.36

    Dal secondo libro dei Re
    In quei giorni, Sennàcherib, re d’Assiria, inviò di nuovo messaggeri a Ezechìa dicendo: «Così direte a Ezechìa, re di Giuda: “Non ti illuda il tuo Dio in cui confidi, dicendo: Gerusalemme non sarà consegnata in mano al re d’Assiria. Ecco, tu sai quanto hanno fatto i re d’Assiria a tutti i territori, votandoli allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti?”».
    Ezechìa prese la lettera dalla mano dei messaggeri e la lesse, poi salì al tempio del Signore, l’aprì davanti al Signore e pregò davanti al Signore: «Signore, Dio d’Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra;tu hai fatto il cielo e la terra. Porgi, Signore, il tuo orecchio e ascolta;apri, Signore, i tuoi occhi e guarda. Ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente. è vero, Signore, i re d’Assiria hanno devastato le nazioni e la loro terra, hanno gettato i loro dèi nel fuoco;quelli però non erano dèi, ma solo opera di mani d’uomo, legno e pietra: perciò li hanno distrutti. Ma ora, Signore, nostro Dio, salvaci dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni della terra che tu solo, o Signore, sei Dio».
    Allora Isaìa, figlio di Amoz, mandò a dire a Ezechìa: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib, re d’Assiria. Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui:
    Ti disprezza, ti deride
    la vergine figlia di Sion.
    Dietro a te scuote il capo
    la figlia di Gerusalemme”.
    Poiché da Gerusalemme uscirà un resto,
    dal monte Sion un residuo.
    Lo zelo del Signore farà questo.
    Perciò così dice il Signore riguardo al re d’Assiria:
    “Non entrerà in questa città
    né vi lancerà una freccia,
    non l’affronterà con scudi
    e contro essa non costruirà terrapieno.
    Ritornerà per la strada per cui è venuto;
    non entrerà in questa città.
    Oracolo del Signore.
    Proteggerò questa città per salvarla,
    per amore di me e di Davide mio servo”».
    Ora in quella notte l’angelo del Signore uscì e colpì nell’accampamento degli Assiri centoottantacinquemila uomini. Sennàcherib, re d’Assiria, levò le tende, partì e fece ritorno a Nìnive, dove rimase.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 47

    Dio ha fondato la sua città per sempre.
    Oppure:
    Forte, Signore, è il tuo amore per noi.
    Grande è il Signore e degno di ogni lode
    nella città del nostro Dio.
    La tua santa montagna, altura stupenda,
    è la gioia di tutta la terra.
    Il monte Sion, vera dimora divina,
    è la capitale del grande re.
    Dio nei suoi palazzi
    un baluardo si è dimostrato.
    O Dio, meditiamo il tuo amore
    dentro il tuo tempio.
    Come il tuo nome, o Dio,
    così la tua lode si estende
    sino all’estremità della terra;
    di giustizia è piena la tua destra.

    Canto al Vangelo

    Gv 8,12

    Alleluia, alleluia.
    Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
    chi segue me avrà la luce della vita.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.

    Mt 7,6.12-14

    Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
    Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
    Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z